Comprendere l’onnipotente intercessione di Maria

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“Intercedere” significa intervenire in favore di qualcuno. L’intercessione (o mediazione) dei santi è una realtà voluta da Dio e rivelata dalle scritture (vedere 1 Timoteo 2,1-3; Efesini 6,18-19 ecc.). Dio ha voluto che l’Intercessione di Maria fosse presso di lui Onnipotente e che diventasse così la Grande Mediatrice delle Grazie.

“Io sono la Grande Mediatrice delle Grazie. Il Padre vuole che il mondo riconosca questo compito alla Sua Ancella.(..) Allo stesso modo in cui il mondo non può trovare misericordia presso il Padre se non per il sacrificio del Figlio, così voi non potete essere ascoltati da mio Figlio che per mezzo della mia intercessione. Il Cristo è così poco conosciuto perché Io non sono conosciuta” (Maria a Marienfried)


Nostra Signora della Trinità:
figlia del Padre, sposa dello Spirito e madre del Figlio

Maria intercede per la sua natura e il suo ruolo

La sua Immacolata Concezione

A Lourdes nel 1858, la Vergine dichiarò: “Io sono l’Immacolata Concezione“. Questa Verità rivelata dal Cielo Stesso fu e rimane supportata da dei miracoli. “Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia” dice il cantico dei cantici (4, 7). Maria è stata preservata dalla tara del peccato originale in funzione del piano divino come lo conferma il Corano: “O Maria, Dio ti ha scelta, ti ha resa pura e ti ha prescelta fra le donne di tutte le creature …” (Corano, Sura III “La famiglia d’Imran”, 37). Nelle sue nobili discussioni il profeta Maometto aggiunge: “ Nessun uomo nasce senza che il diavolo lo colga fin dalla sua nascita e strilli a causa di questo attacco satanico, con l’eccezione di Maria e di suo Figlio”. Da allora non ha smesso di essere in perfetta armonia con la Volontà del Padre.

Maria è dunque la sola voce totalmente pura che intercede per noi.

Perchè Ella è “Piena di Grazia”

Questa purezza è accompagnata da un’infinità di grazie. Infatti secondo la testimonianza di Gabriele, inviato dal Padre, Maria è “piena di grazia” (Luca 1, 28). Nessuno ha mai meritato di essere salutato così da un Arcangelo. Maria trabocca di grazie e ne riversa l’eccedenza su di noi.

Per la sua fedeltà al piano di Dio

Maria era nel piano del Padre sin dalla fondazione del mondo (Vedere Genesi 3,15). Dall’annuncio della sua gravidanza da parte dell’angelo Gabriele, Maria ha mostrato la sua fedeltà al piano di Dio (Vedere Luca 1,26-56) Infatti da quando ha compreso, ella ha creduto e si è totalmente abbandonata alla Volontà del Padre. Dinanzi alla grandezza di ciò che le era stato annunciato, ella non ha esitato: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Padre Pio sottolineava la portata del “fiat” di Maria, parola latina che significa “sia”: “Ecco: per un sì, per un solo sì… Maria divenne la Madre dell’Altissimo… Per quel sì, pronunziato da Maria santissima, il mondo ottenne la salvezza, l’umanità fu redenta”. (Padre Pio, Buona Giornata! Un pensiero per ogni giorno dell’anno, Ed. Padre Pio da Pietrelcina, pag. 80 e 81)

Interamente devota al Padre come nessun altro, Questi non può rifiutarle nulla.

Perché tutte le generazioni la chiameranno “beata”

Elisabetta sotto l’azione dello Spirito Santo dichiara “E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore “ (Luca 1, 45). E Maria nella sua profonda umiltà riconosce tramite lo Spirito Santo: “D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata” (Luca 1,48).

Perchè ella è la Madre di noi tutti

Diventando la madre del Messia, Maria divenne la madre di tutti i credenti: una maternità spirituale che ci eleva verso il Padre.

Gesù sulla croce ci ha lasciato Maria in eredità. Dopo averci fatto scoprire Dio come nostro Padre (Matteo 6,9), ci ha offerto una madre, Sua madre. In un estremo sforzo ha voluto dire a Giovanni, e attraverso Giovanni a noi tutti, queste parole a guisa di testamento: “Ecco tua madre!” (Giovanni 19,25-27). Sulla croce Egli ci ha donato così la persona più preziosa: Maria, Sua madre, il suo più bel regalo. È unicamente dopo avere pronunciato queste parole che dichiarò: “Tutto è compiuto!”. “E da quel momento Giovanni la prese nella sua casa …”.

Maria è il dono supremo di Dio, sulla croce, a tutti i veri credenti.

Nella sua generosità infinita, Gesù elargisce la maternità di Maria a tutti i suoi veri discepoli, a tutti quelli che vanno oltre se stessi per fare la Volontà del Padre. Così dopo la passione di Gesù, gli apostoli si riunivano intorno a lei: “Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui” (Atti 1,12-14). Doveva essere confortante per gli apostoli di essere con colei che aveva una tale intimità affettiva e spirituale con Il Messia.

Chi meglio di una madre può intercedere presso il Padre per i suoi figli?

Maria intercede per il legame speciale che la lega a suo Figlio

La particolarità di Maria e il potere della sua intercessione risiedono anche nel legame speciale che la univa a suo figlio. Un legame che li rendeva uniti in modo indefettibile fino nella prova finale che ha sopportato Gesù.

La sua unione in spirito con suo Figlio fino davanti alla croce

Durante la sua infanzia, Gesù, Figlio di Dio era sottomesso a Maria l’Immacolata Concezione (Vedere Luca 2, 46 -52). Tuttavia, fin dalla sua nascita in una povera stalla fino all’insegnamento dei dottori al Tempio, Gesù sconvolgeva la sua mentalità di ragazza ebrea; Maria però si lasciava plasmare perché “serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Luca 2,19) e”serbava tutte queste cose nel suo cuore” (Luca 2,51).

È questa unione perfetta di cuore e di spirito con suo figlio durante 30 anni che la porterà ad accompagnare suo figlio fino davanti alla croce.

Alla presentazione di Gesù, appena nato, al Tempio, il profeta Simeone aveva detto a Maria: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione. E anche a te una spada trafiggerà l’anima affinché siano svelati i pensieri intimi di molti cuori.(Luc 2,34-35). Simeone mostra così profeticamente che ciò che ha trafitto le mani e i piedi del Cristo ha trafitto il cuore di Maria e che la compassione con il Dolore di nostra Santa Madre è un criterio di scelta degli eletti perché rivela i cuori.

Nessuno ha sofferto più di lei per il supplizio patito da suo figlio.

Perfettamente fedele al piano di Dio, non ha cercato di impedire la sua messa in croce.

Il suo amore andava ancora oltre, preferendo come suo figlio, l’abbandono totale alla volontà divina per salvare l’umanità.

È presente davanti alla croce, assistendo alla messa a morte di suo figlio. Alla discesa dalla croce, è lei che lo riceve nelle sue braccia (Giovanni 19,25-27).

Ella intercede ormai presso Gesù, per tutti i suoi figli perché Egli non può rifiutare niente, e non ha mai rifiutato nulla, a colei che ha partecipato e subito nel suo cuore il calvario della sua crocifissione.

L’esempio delle nozze di Cana

L’episodio delle nozze di Cana (Giovanni 2,1-12) è una dimostrazione del potere di intercessione de La Vergine e della sua profonda intimità con suo Figlio.

A Cana, la Vergine Maria intervenne presso Gesù affinché cambiasse l’acqua in vino. Ella ebbe compassione per gli invitati che, in quell’atmosfera nuziale gioiosa, non avevano più vino per brindare in onore dei nuovi sposi. La domanda di Maria è sottile, indiretta, ma Gesù comprende immediatamente la domanda di sua Madre. Si comprendono al volo (versetto 3 e 4). Possiamo immaginare lo scambio di sguardi tra essi e giusto dopo, senza altre parole, Maria dice ai servi: “Fate tutto quello che vi dirà” (versetto 5). Aveva compreso che suo Figlio accettava. Ordinando ai domestici di seguire le direttive di Gesù, malgrado la protesta tenera e profondamente rispettosa di Questi, ella mostra la sua assoluta certezza di essere esaudita. Conosce la potenza di suo Figlio (versetto 4 e 5). Accettando la sua richiesta Gesù anticipa il piano divino e” la manifestazione della Sua gloria ” (versetto 11). Questo episodio, rivela il grado di complicità e di amore che unisce Maria a suo Figlio e anche la ragione per cui è esaudita come nessun’altro.

Le richieste di Maria provengono dallo Spirito Santo perché sono motivate dall’amore e la compassione. Ella si prende cura dei suoi figli anche per le cose materiali. Se ebbe pietà con persone che non avevano più vino, Maria intercede, a maggior ragione, per i suoi quando le circostanze sono dolorose.

Maria prova compassione per i suoi figli, prova il loro dolore, giustifica la loro situazione e ottiene sempre ciò che conviene loro secondo il piano di nostro Padre.

Conclusione

Come nessun’altra Maria può tutto ottenere dal Padre attraverso l’intercessione di suo Figlio. Nata immacolata, ha detto sì al piano di Dio permettendo così al Verbo di incarnarsi. Vivendo nella sua intimità, ha meditato e ha custodito fedelmente tutte le Sue parole lasciandosi così perfettamente plasmare dallo Spirito Santo. È diventata la perfetta complice di suo Figlio nella Sua Missione e ha patito nella sua anima di madre il suo supplizio. Ai piedi della Croce, ella è divenuta co-redentrice e depositaria di tutte le grazie. In quanto Madre di tutti i credenti attraverso le età, le riversa su tutti quelli che l’invocano con Amore.

Il Padre non le rifiuta niente, poiché, ciò che ella chiede, va’ sempre nel senso dello Spirito Santo “che intercede per noi con gemiti inesprimibili” (Romani 8,26).

21.05.2011

Posté le 27 Jan 2007 | Tags : |

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