In seguito ad un grave incidente automobilistico, il prete Stephen Schneir racconta la sua esperienza di morte imminente (NDE, Near Death Experience).
“Io mi rivedo immediatamente dopo l’incidente, trasportato non so come davanti al trono del Cristo. Egli mi giudicava. Mi giudicava in quanto prete. Non ho avuto né tunnel, né luce, né la mia vita intera in tre dimensioni. Sapevo solamente che mi trovavo in quell’istante davanti a Lui e che non c’era NESSUNA ARGOMENTAZIONE O DISCUSSIONE POSSIBILE. Ero nudo. Ha detto: “Quest’uomo fa il prete da dodici anni per lui, non per Me. Andrà dove egli merita.”
Poi, sentii la voce di sua Madre. Non posso dire di vederli come si vede con gli occhi, ma le loro voci risuonavano chiaramente nella mia testa. Ha detto: “Figlio mio, risparmia la sua vita” Il Cristo l’ha ascoltata prima di ribattere: “Ma Madre, da dodici anni è il prete di Steve Schneir al posto di essere il Mio prete. Lasciami esercitare la Mia giustizia divina”. Maria, però, insisteva: “Figlio mio, dagli alcune grazie e vediamo se porterà frutti nell’avvenire e se ritornerà verso Te. Se no che sia fatta la Tua volontà”. Ci fu poi una breve pausa e Gesù rispose: “Madre mia è a Te”. Ed io ho saputo che mi aveva salvato da ciò che mi aspettava. Non sapevo ciò che mi aspettasse, ma allo stesso tempo sapevo nel più profondo del mio essere che era l’ultimo posto dove volessi andare.
[…] Le persone non credono più all’inferno, al diavolo, ecc…, ivi compreso certi preti, perché dicono “Dio è Amore, Dio è Pace”. Io dico: “Sì, Egli è Amore e Pace, ma è anche Giustizia divina”. Ed oggi io sono un prodotto della Sua giustizia e, quando Sua Madre è intervenuta, della Sua misericordia. Sono anche la prova vivente del potente potere di intercessione di Sua Madre perché è là che ho acquistato l’intima convinzione che non poteva dirLE “no”.”